giovedì 7 maggio 2015

La Giustizia del Cielo

La giustizia è equilibrio, perché l'equilibrio assicura equidistanza e parità di trattamento. Assicurare questo equilibrio nei confronti delle leggi istituite dagli uomini è molto difficile, perché spesso queste leggi favoriscono una classe sociale a detrimento dei diritti di un'altra classe di appartenenza. Ma queste sono problematiche legate alla giustizia degli uomini, gli stessi che, quando la giustizia cosiddetta "terrena" non pare essere sufficiente a garantire equanimità di diritti e doveri... invocano la Giustizia del Cielo. La invocano perché il Cielo non ha interessi legati alle classi sociali, e abbraccia tutti scaldando tutti sotto un unico sole che non appartiene a nessuno. Non basta questa caratteristica del Cielo a riportare una superiore giustizia sulla terra, perché la sua priorità è quella di dare a tutti la libertà di poter decidere, per sé e spesso anche per altri, al fine di operare scelte che qualifichino l'esistenza di ognuno. 
Ma cosa è la Giustizia del Cielo?
È l’equilibrio dato dall’aderenza della realtà relativa ai princìpi universali dei quali essa è l’espressione manifestata di un Mistero del Quale la relatività è immagine riflessa, quindi capovolta verticalmente, e invertita orizzontalmente. Nella giustizia e nell’ingiustizia umana la Giustizia del Cielo è sempre presente e si trova al loro centro, ma ha tempi di realizzazione diversi dai loro, perché la Giustizia del Cielo è superiore al tempo essendone sua causa.
È necessario affidarsi sia alla Provvidenza che alla Giustizia trascendente, perché l’ordine generale è prodotto dalla somma dei disordini particolari i quali, alla fine, si risolveranno nell’ordine totale del quale la Giustizia divina è inizio e fine.
Il male è, in ultima analisi funzionale all’affermazione del bene, ma la Giustizia del Cielo è oltre bene e male, rappresentando la centralità della Verità unica, perché assoluta, dalla quale bene e male nascono, danzano inciampando ed esauriscono la loro funzione, nell’assorbimento finale causato dal loro principio comune. La persona che subisce un’ingiustizia in quel subire potrà crescere o perire, migliorare o peggiorare, ma è questo lo scopo della vita ed è per questo dover conoscere di ognuno che la vita c’è, e determina conoscenza o ignoranza, felicità o dolore, in dipendenza delle scelte individuali compiute.

In realtà la Giustizia del Cielo è sempre in azione, anche mentre una terribile ingiustizia sta tentando di soffocarci, perché il nostro dover conoscere è più importante della nostra stessa vita, che non terminerà di torturarci con la trasformazione che noi umani chiamiamo morte.

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