lunedì 1 settembre 2014

Sulla responsabilità

Essere responsabili significa operare al meglio, ma indica anche l'essere disposti a riconoscere i propri errori, e a pagarne le conseguenze.

La libertà relativa della quale godiamo ci rende responsabili in dipendenza delle nostre intenzioni che motivano l'agire, ma la libertà, in sé, non è responsabile. Semmai lo sarà l'Intelligenza che ce l'ha data insieme alla vita. La questione, addentrandosi nelle ragioni d'essere della nostra libertà, si complica assai, perché l'Intelligenza trascendente che elargisce l'esistenza la dona nella libertà, perché la trascendenza è Libertà assoluta che non può contraddirsi. Non potendo contraddirsi negando la libertà agli esseri… non può nemmeno essere ritenuta responsabile degli errori commessi dagli stessi esseri che sono liberi di scegliere come agire e quando farlo. Gli esseri umani, invece, essendo relativi possono contraddirsi e, per questo, divengono responsabili delle loro azioni. La Verità pure, nella sua essenza assoluta, identica dunque alla Libertà nel suo essere assoluta, per le stesse ragioni non è responsabile della realtà, e di conseguenza sarà responsabile solo chi afferma o nega qualsiasi verità relativa. Per questo il bestemmiare contro l'Assoluto non ha alcun senso. Inoltre l'Assoluto non crea nulla, perché nulla è fuori da Sé, è l'Essere primo - prima affermazione dell'Assoluto - che genera tutti gli esseri e la realtà relativa che li circonda. Essere primo che chiamiamo Dio e che, in quanto causa, non partecipa ai suoi propri effetti, e rientra ancora in ciò che si è convenuto chiamare il "Non essere", perché contiene l'Essere che non può manifestarsi senza degradare sul piano di realtà relativo. Nemmeno Dio può essere considerato responsabile, perché è realtà trascendente che attua le possibilità implicite all'Assoluto. Concludendo questa breve dissertazione appare evidente - almeno a me - che la responsabilità della realtà relativa sia conseguente alla divisione in polarità di tutto ciò che è, divisione asservita alla possibilità di scegliere che è libertà relativa. Responsabilità che qualifica le azioni di ognuno in relazione alle intenzioni che anticipano le azioni. Azioni le quali, quando fossero private della loro conseguente responsabilità, sarebbero prive della qualità che ognuno di noi assegna loro agendo… in un agire che lo qualificherà a propria volta.

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