lunedì 4 marzo 2013

Sulle possibilità di cambiamento che ha un essere


Ovviamente si può essere solo ciò che rientra nelle possibilità date dal proprio essere, ma esiste un'eccezione che deve essere considerata, perché è possibile che qualcuno ti trasformi in una spia attraverso la tortura, anche se tu una spia non lo sei mai stata e mai lo vorresti essere. Ogni uomo ha una centralità spirituale che è la sua causa universale, e questa centralità, identica a se stessa per tutti gli uomini, è immutabile, ma è anche costretta dalle sue proprie leggi universali a determinare le diversità che caratterizzano ogni cosa esistente. Così ogni uomo, nel proprio essere una unicità, è caratterizzato da inclinazioni personali che, però, non è obbligato a seguire. La libertà relativa gli consente di poterle ignorare. È per questa ragione che ogni uomo può anche diventare quello che non gli conviene essere. La cosa essenziale per l'uomo è riuscire a identificarsi col suo Centro interiore, e tutto il resto che riesce a essere o sarà costretto a essere è soltanto accessorio alla sua esigenza di perfezione data dal posizionare la propria consapevolezza al centro di sé. Nelle possibilità che sono proprie all'essere uomini il ventaglio delle opportunità non è limitato a ciò che conviene essere ad ognuno, oppure a quelle che costituiscono le sue personali inclinazioni. C'è, come in tutte le cose di questo mondo, una serie di gradazioni e di sfumature che dal centro di sé si allontanano da ognuno... pur restando sempre nel raggio di azione di ognuno. Un individuo non potrà trasformarsi in una belva sanguinaria se è fondamentalmente buono d'animo, ma potrà, se oggetto di un'atroce ingiustizia, diventare anche molto cattivo. In realtà, ciò che si è realmente è proprio quel Centro universale, rispetto al quale tutto il resto è contingenza necessaria.

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