domenica 10 luglio 2011

Libertà difettose


Avrebbe potuto essere la scoperta più sensazionale di tutti i tempi, non fosse stato per quel piccolo difetto che ne avrebbe dovuto sconsigliare l'uso su scala planetaria.
D'altronde la specie umana, che conosceva bene le problematiche legate alla fuga dalla realtà, quotidiana e oggettiva, non avrebbe potuto prevedere, prima di averle sperimentate, quelle riferite alla possibilità contraria a quella: la trasformazione della realtà soggettiva e interiorizzata, quella del sogno, in realtà oggettiva e condivisa da tutti. Dopo che, per un puro accidente, fu intravista la possibilità che ci potesse essere un canale aperto di comunicazione tra i due modi di essere dell'incoscienza umana, si scatenò la ricerca scientifica per individuare il punto di contatto tra le due realtà, così lontane tra loro, che avrebbe consentito di assegnare una solidità dimensionale al sognare, in modo da trasformarlo in un più alto grado di verità, prossimo al Centro di ogni cosa, oggettivamente esperibile nei modi riservati allo stato di veglia.
All'inizio della ricerca gli scienziati cercarono di individuare le nano-particelle di antimateria ritenute essere la causa immediata della materia. Si ipotizzò che l'esistenza fosse, prima di divenire la realtà che conosciamo, contenuta in principio, dunque al livello di pura potenzialità, in ciò che si era convenuto chiamare "Non esistenza", per l'impossibilità di nominare una Realtà di principio non ancora affermata nel regno della quantità. La conseguenza fu l'ipotizzare che, per trasposizione analogica, alla materia dovesse corrispondere una sorta di antimateria che la contenesse in forma pre-esplosiva. Questo ramo della ricerca fu abbandonato quando divenne evidente, a causa della raffinatezza dei nuovi strumenti di misura, che ogni elemento esteso, solo per il fatto di essere esteso, deve essere divisibile indefinitamente, e le parti ottenute da questa divisione avrebbero mantenuta integra la propria positività, impossibilitata a trasformarsi in negatività. Questo fallimento, sul piano squisitamente materiale, indusse la scienza a cambiare il livello di realtà sul quale indagare.
Il movimento successivo riguardò l'uso di alcune droghe psichedeliche, che avevano la caratteristica di trasformare la quotidianità in sogni, ma l'avanzamento previsto fu interrotto perché lo spostamento di coscienza si dimostrò insensibile a un'inversione parametrica degli effetti in questo modo ottenuti.
Infine, esaurite le speranze di concretizzare l'affascinante teoria del passaggio di stato che avrebbe consentito di sognare le stelle per renderle più vicine, ci si diresse verso quella, ritenuta da molti, essere l'ultima spiaggia percorribile dal fantasticare umano, quella della ricerca interiorizzata.
Furono rastrellati gli individui mostratisi in grado di vincere le leggi fisiche gravitazionali, e li si sottopose a una forsennata sperimentazione. Nei laboratori statali dell'intero pianeta si poterono osservare esseri che levitavano nell'aere come non avessero avuto peso.
Tra loro c'erano maestri spirituali seguaci delle più svariate dottrine, così fantasiose e anti-scientifiche da far sperare in un possibile successo della materializzazione del sognare.
Tra costoro il potere di spostarsi nello spazio, attraverso il dono dell'ubiquità, era spesso presente e fu studiato a fondo, fino a carpirne il segreto.
Purtroppo, insieme a questo segreto, si scoprì anche che l'ubiquità aveva insopprimibili contro-indicazioni date dalla qualità del sognare che la consentiva.
Il difettuccio che ha condotto la presente umanità alla rovina è contenuto nell'altra faccia del sognare, quella che sopprime la libertà costretta dalle leggi armoniche dell'universo, per sostituirla con un'altra libertà, certamente priva di costrizioni e leggi ordinatrici, ma che ha consegnato la vera libertà alla volontà del male.

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