domenica 17 luglio 2011

Analisi del Non possibile


Non l'avrebbe detto a nessuno, almeno non prima di aver terminato la "Divisione infinitesimale". Nessuno scienziato umano l'aveva mai fatto prima, ma lui non era umano, anche se lo sembrava. L'avere inventato lo strumento che gli consentiva di dividere ogni realtà suscettibile di essere divisa lo esaltava, perché quella era l'unica via che conduceva alla scoperta del mistero del Creato, al raggiungimento dell'esatto momento nel quale la creazione assume la sua prima forma. Si era avventurato in quella ricerca dopo essersi accertato che tutto ciò che è esteso è anche necessariamente divisibile, ma per dividere occorreva disporre di un'energia così sottile da non poter essere divisa a propria volta, non estesa dunque. Altro che atomo o quark, particelle ancora incommensurabilmente grandi rispetto a quello che il suo strumento poteva dividere sezionando. Maneggiare un pensiero così sofisticato come il suo, l'unico in grado di operare il cuore di Dio, non era facile, e la mano gli tremava ancora, ma presto sarebbe arrivato l'infermiere con quella magica pastiglia rosa, e avrebbe potuto riprendere il suo sezionare, seguendo l'ordine maniacale che si era imposto.

2 commenti:

  1. sei fermo ad una settimana fa....spero tu stia in ferie in qualche bel posticino.Io mi curo i miei vecchi...ma lasciamo perdere non voglio scendere in turpiloquio....
    Buona estate, se ti è possibile!Fernanda

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  2. Ciao Max, un pensiero e....buon ferragosto! :-)

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